Avvocato e CTP: Una Sinergia Strategica per la Tutela del Minore.
- PsyLex
- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 2 min

Nelle cause di affidamento dei minori, il ruolo del Consulente Tecnico di Parte (CTP) è spesso sottovalutato, ma può fare la differenza tra una consulenza psicoforense passivamente subita e una partecipazione attiva e consapevole alla valutazione.
Il CTP: Non solo “Spalla Tecnica”, ma Partner Strategico
L’avvocato, esperto di diritto e strategia processuale, e il CTP, professionista tecnico esperto di psicologia forense, devono agire in sinergia.
Questo significa:
Definire insieme gli obiettivi difensivi:
L’avvocato espone il quadro giuridico e la strategia di difesa; il CTP traduce questi elementi in rilievi tecnici (es. dinamiche familiari, capacità genitoriali, ascolto del minore).📌 Esempio: Se il focus è la presunta alienazione parentale, il CTP dovrà valutare criticamente la metodologia usata dal CTU, la rilevanza dei test, le osservazioni sul campo.
Preparare le domande per il CTU:
L’avvocato formula le istanze al CTU, ma è il CTP che suggerisce quali elementi tecnici approfondire, es. “Valutare l’attitudine del genitore a sostenere l’autonomia del minore” o “Analizzare la qualità dell’attaccamento, anche attraverso strumenti specifici”.
Partecipare attivamente alle operazioni peritali:
Il CTP è presente durante i colloqui e le osservazioni, segnala anomalie metodologiche (es. test non validati, osservazioni non contestualizzate) e presenta memorie critiche, che possono orientare il giudice.
Tradurre il linguaggio tecnico:
Il CTP aiuta l’avvocato a interpretare la CTU: se una relazione peritale parla di “funzionamento genitoriale limitato”, cosa significa davvero? Quali sono le basi scientifiche di quell’affermazione? Ci sono criticità metodologiche da evidenziare?
Redigere note critiche e pareri tecnici:
Il CTP fornisce all’avvocato osservazioni tecniche da allegare agli atti, fondamentali per contestare eventuali punti deboli della CTU.
Cosa Deve Chiedere l’Avvocato al CTP?
Ecco un prontuario essenziale:
Analisi critica della CTU:
Sono stati usati test validati e pertinenti?
Il campione osservato è rappresentativo?
Sono state rispettate le linee guida (es. CNOP, SINPIA)?
Ci sono bias interpretativi o errori metodologici?
L’ascolto del minore è stato effettuato in modo corretto?
Supporto nella strategia processuale:
Come contestare una CTU sfavorevole?
Come formulare quesiti o osservazioni integrative?
Come evidenziare elementi a favore del cliente?
Produzione di relazioni tecniche:
Elaborazione di pareri tecnici specifici (es. contestazione di una diagnosi, valutazione del danno psichico).
Redazione di note critiche tecniche da allegare agli atti.
Un Rapporto Continuativo
Il rapporto Avvocato-CTP non si esaurisce nella singola CTU: può estendersi a tutte le fasi del processo.
Il CTP può essere coinvolto anche in:
Mediazioni e negoziazioni assistite
Progetti di coordinazione genitoriale
Valutazioni di rischio per l’adozione di provvedimenti urgenti
Monitoraggio post-sentenza in caso di problematiche evolutive.
Conclusione
L’avvocato e il CTP non sono figure separate: insieme formano un team che lavora per tutelare il superiore interesse del minore, garantendo che la consulenza psicoforense sia uno strumento di giustizia e non un mero adempimento burocratico.
Comments