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Come diventare CTU e CTP: guida pratica per professionisti.

  • Immagine del redattore: PsyLex
    PsyLex
  • 21 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

GIOVANE AVVOCATO ALLA SCRIVANIA

Nel contesto delle controversie civili, penali e familiari, le figure del CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio) e del CTP (Consulente Tecnico di Parte) svolgono un ruolo chiave nel fornire al giudice strumenti specialistici per giungere a decisioni fondate.


La recente Riforma Cartabia (D.Lgs. 149/2022), entrata pienamente in vigore nel 2023, ha inciso in modo rilevante anche sulla consulenza tecnica. Vediamo come diventare CTU o CTP, alla luce delle novità normative.


Chi è il CTU?

Il CTU è un professionista iscritto all’albo dei consulenti del Tribunale, nominato dal giudice per svolgere una consulenza tecnica nell’ambito di un procedimento. Il CTU non rappresenta nessuna delle parti, ma fornisce un contributo oggettivo, tecnico e imparziale.


Novità introdotte dalla Riforma Cartabia

Con la riforma:


È stato rafforzato il ruolo del contraddittorio, imponendo al CTU di coinvolgere attivamente i CTP in ogni fase della consulenza;


Viene prevista una maggiore tracciabilità delle attività peritali, con obbligo di redigere un verbale dettagliato di ogni incontro, anche con i minori;


In ambito familiare, la riforma ha introdotto l’ascolto del minore come strumento privilegiato, prevedendo che anche il CTU, se competente, possa procedervi, nel rispetto delle garanzie procedurali;


È stato introdotto il principio di sinteticità e chiarezza nella redazione della relazione di CTU.



Requisiti per diventare CTU


Per iscriversi all’albo dei CTU presso il Tribunale è necessario:


Essere in possesso di titolo abilitante e iscrizione all’albo professionale (psicologi, avvocati, medici, ingegneri, ecc.);


Avere almeno 5 anni di esercizio della professione (in alcuni Tribunali possono valere anche 3 anni, o titoli accademici aggiuntivi);


Dimostrare competenze specifiche nel settore peritale (es. psicologia giuridica, diritto di famiglia, medicina legale, ecc.);


Presentare domanda tramite la nuova Piattaforma Nazionale Albo CTU, Periti ed Elenchi: https://alboctu.giustizia.it


Chi è il CTP?

Il CTP (Consulente Tecnico di Parte) è nominato direttamente da una delle parti del processo (es. genitore, avvocato, imputato) per affiancare, verificare e contro-argomentare la consulenza svolta dal CTU. Il CTP non deve essere iscritto all’albo del Tribunale, ma deve possedere competenze tecniche adeguate.



Riforma Cartabia e ruolo del CTP


Il CTP partecipa attivamente alla consulenza, ha diritto a essere informato e può presenziare a tutte le operazioni peritali;


Può redigere note critiche e osservazioni, che devono essere valutate e menzionate dal CTU nella relazione finale;


In ambito familiare, la riforma ha valorizzato il principio di parità tecnica, riconoscendo il diritto delle parti a farsi assistere da un CTP di fiducia, anche nei casi di affidamento e responsabilità genitoriale.


CTU e CTP: differenze a colpo d’occhio


Aspetto CTU CTP

Nomina Dal giudice Da una delle parti

Iscrizione Albo Obbligatoria presso il Tribunale Non richiesta

Terzietà Imparziale e oggettivo Agisce nell’interesse della parte

Partecipazione Conduce le operazioni Partecipa e osserva

Compenso Determinato dal giudice Pagato dalla parte che Lo nomina



Come iniziare: 5 passi per entrare nel settore


Formazione specialistica

Iscriviti a corsi o master in psicologia giuridica, diritto di famiglia, perizia e consulenza tecnica.


Esperienza supervisionata

Collabora con CTU esperti, inizia come CTP e costruisci il tuo portfolio peritale.


Aggiornamento costante

Studia le novità introdotte dalla Riforma Cartabia, con particolare attenzione alle linee guida del Tribunale dove intendi operare.


Domanda di iscrizione (per CTU)

Accedi alla piattaforma nazionale alboctu.giustizia.it e compila la domanda per l’iscrizione, allegando i documenti richiesti.


Networking e visibilità professionale

Partecipa a convegni, supervisioni e collabora con studi legali o servizi territoriali per farti conoscere.


Conclusione

Il nuovo assetto normativo introdotto dalla Riforma Cartabia ha rafforzato le garanzie procedurali e sottolineato il ruolo del consulente tecnico come garante della qualità e trasparenza del processo. Per chi desidera intraprendere questo percorso, oggi più che mai è essenziale prepararsi con rigore, consapevolezza deontologica e competenza multidisciplinare.

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