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Danno psicologico: che cos’è e come viene valutato.

  • Immagine del redattore: Laura Cocozza
    Laura Cocozza
  • 6 ore fa
  • Tempo di lettura: 3 min


Non tutte le ferite sono visibili.


Alcune lasciano cicatrici profonde nella mente e nel cuore, compromettendo il benessere della persona in modo duraturo.


In psicologia forense, quando un evento esterno provoca conseguenze gravi sulla salute psichica, parliamo di danno psicologico.


In questo articolo cerchiamo di rispondere in modo semplice e chiaro alle domande più frequenti:


  • Cos'è il danno psicologico?

  • Come si manifesta?

  • Come viene valutato in ambito legale?



Che cos’è il danno psicologico?


Il danno psicologico è la conseguenza di un evento traumatico che altera significativamente l’equilibrio emotivo e psichico di una persona.

Può derivare da diversi tipi di esperienze traumatiche, come ad esempio:


  • Incidenti stradali

  • Violenze fisiche, psicologiche o sessuali

  • Mobbing o molestie sul lavoro

  • Separazioni particolarmente conflittuali

  • Eventi catastrofici o situazioni di abuso


A differenza del danno fisico, il danno psicologico non sempre è immediatamente visibile.


Tuttavia, può essere altrettanto invalidante, influenzando profondamente la qualità della vita, il lavoro, le relazioni affettive e la percezione di sé.



Come si manifesta il danno psicologico?


I sintomi del danno psicologico possono variare da persona a persona, ma frequentemente comprendono:


  • Disturbi d’ansia (attacchi di panico, paure persistenti, ipervigilanza)

  • Disturbi depressivi (tristezza cronica, perdita di interesse, senso di vuoto)

  • Disturbo post-traumatico da stress (PTSD) (flashback, incubi, evitamento)

  • Problemi di relazione (difficoltà di fidarsi, isolamento sociale)

  • Disturbi somatici (problemi gastrointestinali, emicranie, tensioni muscolari)

  • Riduzione della capacità lavorativa o scolastica


È importante sottolineare che il danno psicologico non è solo una "reazione emotiva momentanea" all'evento traumatico.Diventa un vero e proprio danno quando persiste nel tempo, compromettendo il funzionamento quotidiano della persona.



Come viene valutato il danno psicologico?


La valutazione del danno psicologico è un processo complesso e rigoroso, affidato a professionisti esperti in psicologia forense o psichiatria forense.


L’obiettivo è stabilire:


  • L’esistenza del danno

  • L'entità del danno

  • Il nesso causale tra l’evento traumatico e il danno rilevato



Le principali fasi della valutazione sono:


1. Colloquio clinico. Attraverso uno o più colloqui, lo specialista raccoglie:

  • La storia personale, familiare e lavorativa della persona

  • La descrizione dell’evento traumatico

  • L’andamento dei sintomi nel tempo


2. Analisi del nesso causale. Si valuta se i disturbi emersi siano direttamente collegabili all’evento subito. Non sempre è semplice: bisogna considerare anche fattori preesistenti (ad esempio una fragilità emotiva precedente).


3. Somministrazione di test psicodiagnostici. Possono essere utilizzati strumenti standardizzati e scientificamente validati, ad esempio:


  • MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventory)

  • SCID-5 (intervista clinica strutturata)

  • PCL-5 (per il disturbo post-traumatico da stress)


4. Redazione di una relazione tecnica Al termine della valutazione, lo psicologo forense redige una relazione dettagliata, destinata al tribunale o alle parti coinvolte, in cui espone i risultati e fornisce una stima del danno psichico.



In che contesti si richiede la valutazione del danno psicologico?


Le situazioni più comuni in cui può essere richiesta una valutazione sono:


  • Casi di risarcimento danni (incidenti, responsabilità civile)

  • Causa di mobbing o molestie sul lavoro

  • Casi di abuso o maltrattamento domestico

  • Cause di separazione altamente conflittuali

  • Richiesta di invalidità civile per disturbi psichici


In tutti questi casi, la relazione dello psicologo forense rappresenta un elemento fondamentale per l'accertamento del danno e l’eventuale riconoscimento di un risarcimento o di altre forme di tutela.



Conclusione


Il danno psicologico è reale, anche se invisibile. Riconoscerlo non significa amplificare la sofferenza, ma darle un nome, comprenderla e aprire la strada alla Giustizia e alla riparazione.


Se pensi di aver subito un danno psicologico o sei coinvolto in un procedimento legale che lo riguarda, affidarti a professionisti competenti può aiutarti a tutelare i tuoi diritti e, soprattutto, a ritrovare equilibrio e serenità.


👉 Vuoi saperne di più? Contattaci per una consulenza informativa. Siamo qui per ascoltarti. 🤝

 
 
 

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