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Perché l’avvocato dovrebbe richiedere una valutazione preliminare del cliente: una risorsa strategica, non un lusso.

  • Immagine del redattore: PsyLex
    PsyLex
  • 7 lug
  • Tempo di lettura: 4 min
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Nel lavoro dell’avvocato, la precisione giuridica non è sufficiente. In ogni causa – specie in ambito familiare, civile o del lavoro – si ha a che fare con soggetti attraversati da esperienze emotivamente complesse, da crisi personali, da fragilità o tensioni profonde. In questo contesto, richiedere una valutazione preliminare psicologica del cliente non è un surplus, ma un atto di responsabilità e lungimiranza.


Una valutazione preliminare è un colloquio psicologico mirato, svolto da un esperto in ambito clinico-forense, finalizzato a inquadrare lo stato psichico ed emotivo del cliente, la coerenza narrativa, la sua capacità di affrontare il percorso giudiziario e l’eventuale presenza di elementi di rilievo clinico o forense (traumi, disagio, strategie disfunzionali).


Di seguito, esploriamo le cinque ragioni principali per cui ogni avvocato dovrebbe considerare questa possibilità fin dalle prime fasi del mandato.



1. Ottenere una comprensione più profonda e realistica del cliente


Il cliente non è (solo) il suo racconto.


Soprattutto nei casi in cui la componente soggettiva è determinante – separazioni, affidamento, mobbing, risarcimento per danno psichico – il modo in cui il cliente percepisce e narra i fatti può essere distorto da traumi non elaborati, emozioni intense, dinamiche relazionali non consapevoli.


La valutazione preliminare consente al legale di:


  • acquisire una mappa più chiara delle dinamiche psicologiche alla base del conflitto o del contenzioso;

  • evitare di costruire una linea difensiva su narrativi parziali o emotivamente alterati;

  • distinguere tra ciò che è giuridicamente rilevante e ciò che ha solo valore emotivo per il cliente.


Esempio pratico: una madre che, nel contesto di un affidamento, definisce il padre dei figli “pericoloso”, può in realtà esprimere una paura soggettiva non supportata da elementi concreti. Senza un’adeguata analisi, l’avvocato rischia di sostenere una tesi fragile o strumentalizzabile.



2. Valutare la capacità del cliente di reggere il processo


La partecipazione attiva e funzionale del cliente è fondamentale per l’efficacia della difesa.


Ma non tutti i clienti sono pronti ad affrontare un iter giudiziario, soprattutto quando questo implica esposizione, testimonianza, confronto con la controparte o coinvolgimento dei figli.


Attraverso la valutazione preliminare è possibile:


  • verificare la tenuta emotiva e relazionale del cliente;

  • individuare segnali di fragilità, impulsività o ritiro che potrebbero ostacolare il percorso;

  • proporre eventuali interventi di sostegno o orientamento clinico.


In molti casi, un cliente fragile che viene “preparato” psicologicamente al processo si presenta più solido, coerente e credibile anche in sede di CTU o audizione.


3. Prevenire criticità relazionali e comunicative


Numerosi procedimenti si complicano non per la mancanza di fondamento giuridico, ma per le modalità disfunzionali con cui il cliente interagisce con il sistema legale: aggressività, fuga, delega passiva, manipolazione, incoerenza.


Una valutazione preliminare può aiutare l’avvocato a:


  • prevedere e gestire comportamenti disfunzionali prima che si manifestino in sede di mediazione o giudizio;

  • tarare il linguaggio e l’approccio difensivo sul profilo psico-relazionale del cliente;

  • evitare sorprese in sede di CTU, dove queste dinamiche vengono rilevate e possono compromettere l’esito.


Un cliente con stile comunicativo manipolatorio, se non intercettato, può generare danni anche gravi in un procedimento di affidamento, soprattutto se contrapposto a un genitore emotivamente stabile.



4. Fornire solide basi cliniche in caso di danno psichico


Nelle cause per risarcimento del danno non patrimoniale (es. mobbing, burn-out, violenza domestica), il nesso causale tra evento e danno psichico deve essere dimostrato.


Far partire la documentazione clinica ex post, o affidarsi solo a certificati generici, espone il caso a fragilità o contestazioni.


Una valutazione preliminare, invece:


  • consente una ricognizione tempestiva e documentata dello stato psichico;

  • offre una base tecnica per l’elaborazione di un parere psicologico forense o perizia d’ufficio;

  • permette al legale di impostare una quantificazione del danno basata su parametri medico-legali (es. Tabelle di Milano o Roma).


Molti risarcimenti falliscono per mancanza di documentazione clinica idonea o perizia tecnica adeguata. Una valutazione preliminare è il primo passo per colmare questa lacuna.



5. Tutela della relazione professionale tra avvocato e cliente


Infine, non va trascurato l’aspetto relazionale. L’avvocato si assume una responsabilità importante nel rappresentare il cliente, ma non può (e non deve) farsi carico anche degli aspetti psicologici. Nei casi in cui emergono fragilità, distorsioni, idealizzazioni o vissuti persecutori, è necessario un contenitore professionale adeguato.


La valutazione preliminare consente di:


  • definire con chiarezza ruoli, confini e aspettative;

  • prevenire escalation relazionali (dipendenza, rabbia, idealizzazione/disillusione);

  • tutelare il legale da situazioni potenzialmente lesive o manipolatorie.


Un cliente instabile o disfunzionale può diventare, nei casi peggiori, una fonte di stress o contenzioso anche per il proprio avvocato. La prevenzione parte dalla valutazione.



Conclusione


In un’epoca in cui i procedimenti giuridici sono sempre più complessi e interconnessi con le dimensioni psicologiche e relazionali della persona, affidarsi a un consulente psicologo forense per una valutazione preliminare non è un'opzione superflua, ma una risorsa strategica.


Per l’avvocato, significa:


  • lavorare su basi più solide e consapevoli;

  • ridurre i margini di rischio nella gestione del cliente e del caso;

  • potenziare l’efficacia della strategia legale attraverso una lettura integrata e multidimensionale.



Come possiamo aiutarti


Psylex offre un servizio dedicato di valutazione preliminare in ambito forense, rivolto a studi legali e singoli professionisti. Il servizio include:

  • Colloquio clinico-forense con il cliente

  • Report sintetico con indicazioni tecniche per il legale

  • Possibilità di parere scritto o perizia tecnica in caso di necessità processuali



Contattaci per ricevere una proposta personalizzata o per attivare una convenzione con il tuo studio.

 
 
 

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