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CTU e CTP: cosa significano e cosa fanno in pratica

  • Immagine del redattore: PsyLex
    PsyLex
  • 18 apr
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 mag


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Quando si è coinvolti in un procedimento giudiziario, specialmente in ambito familiare, minorile o civile, può capitare di sentir parlare di CTU e CTP.

Questi acronimi, a prima vista tecnici e poco chiari, indicano due figure fondamentali nei casi in cui la Giustizia ha bisogno del parere di uno specialista, come ad esempio uno psicologo, uno psichiatra o un medico legale.

Ma chi sono questi professionisti?

Cosa fanno concretamente?

E perché è importante sapere come funzionano?


Cosa significa CTU?

CTU sta per Consulente Tecnico d’Ufficio. È un esperto nominato direttamente dal giudice per fare chiarezza su aspetti che richiedono una competenza tecnica, come ad esempio:

  • valutare la capacità genitoriale in una separazione con figli,

  • analizzare la dinamica relazionale in un contesto familiare conflittuale,

  • stabilire se c’è stato un danno psicologico dopo un trauma.

Il CTU non decide, ma raccoglie informazioni, incontra le persone coinvolte, utilizza strumenti professionali (colloqui, test, osservazioni) e poi stende una relazione tecnica. Questo documento viene consegnato al giudice e lo aiuta a prendere una decisione più consapevole.


Chi è invece il CTP?

CTP significa Consulente Tecnico di Parte. Ogni parte coinvolta nel processo (cioè ogni genitore, nel caso di una separazione, o ogni soggetto parte in causa) può scegliere di farsi affiancare da un proprio esperto di fiducia.

Il CTP non è “neutrale” come il CTU, ma lavora nell’interesse della parte che rappresenta. Partecipa alle operazioni peritali, osserva, segnala eventuali criticità, suggerisce approfondimenti, e può scrivere una propria nota di osservazioni o controrelazione.

In questo modo, contribuisce a rendere il processo più trasparente e tutelante per tutti, offrendo un punto di vista aggiuntivo, ma comunque tecnico e motivato.


Cosa fanno, in concreto, CTU e CTP?

Ecco cosa accade generalmente in una consulenza tecnica psicologica, ad esempio in un caso di separazione:

  1. Il giudice nomina il CTU e comunica alle parti la possibilità di nominare un CTP.

  2. Il CTU definisce un calendario di incontri con i genitori, i figli e – se necessario – altri familiari o figure significative.

  3. Vengono effettuati colloqui clinici, test psicologici e osservazioni relazionali.

  4. I CTP partecipano agli incontri, prendono appunti, fanno proposte e osservazioni.

  5. Il CTU redige una relazione finale, che contiene:

    • una ricostruzione della situazione familiare,

    • una valutazione tecnica (ad es. sulle competenze genitoriali),

    • indicazioni utili al giudice per prendere decisioni.

  6. I CTP possono scrivere osservazioni finali in cui esprimono accordo o dissenso rispetto alla relazione del CTU.


Perché sono importanti?

CTU e CTP sono strumenti di garanzia: aiutano il tribunale a non basarsi solo su dichiarazioni o impressioni, ma a considerare dati tecnici, raccolti con metodi validati e da professionisti formati.

👉 Se stai affrontando un procedimento delicato, avere un CTP al tuo fianco significa essere più tutelato, comprendere meglio cosa accade durante la consulenza e poter far sentire la tua voce in modo professionale.


Hai bisogno di un CTP o vuoi capire meglio come funziona una CTU?

Il nostro team offre consulenze tecniche di parte (CTP) e supporto professionale per genitori, avvocati e soggetti coinvolti in procedimenti civili, minorili e penali.


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